Franz Soprani non è un fotografo, è un pittore che si esprime attraverso la fotografia.
Le sue immagini sono opere di rara bellezza e sensibilità , città iperrealistiche e nello stesso tempo oniriche, donne hopperiane alla ricerca di una propria identità , immortalate per sempre nella poeticità indifesa di un gesto, una lezione di equilibrio, di gioco sottile fra luci e ombre, un melange o uno scontro, una pittura caravaggesca e potente, un'audacia e una tempestivita' da voleur nel captare e afferrare per sempre, in un unico scatto, i movimenti del corpo e dello spirito, una versatilita' sconvolgente, una genialità cromatica... in una parola: Arte" (Esa Bang)
Le sue immagini sono opere di rara bellezza e sensibilità , città iperrealistiche e nello stesso tempo oniriche, donne hopperiane alla ricerca di una propria identità , immortalate per sempre nella poeticità indifesa di un gesto, una lezione di equilibrio, di gioco sottile fra luci e ombre, un melange o uno scontro, una pittura caravaggesca e potente, un'audacia e una tempestivita' da voleur nel captare e afferrare per sempre, in un unico scatto, i movimenti del corpo e dello spirito, una versatilita' sconvolgente, una genialità cromatica... in una parola: Arte" (Esa Bang)
Franz Soprani shot his first picture after being disovered by music: the duality between form and sound, tone and shade still remains after years spent researching the centre of the semantics of that plastic nudes, of some landscapes of indefinite boundaries that seems to pick up the significance in everyone's memory. Deep in sode the apparently stillness of a shot, millions of voices are singing and different experiences crowd around in a emotional kaleidoscope of intuitions, demonstrating once again, if someone may still need it, how reality is pregnant with illusions and how much of not said and yet dreamy in the apparent objective of whose ontological cult the photographer's eye is the high priest. (Max Marchini)
il ritratto è di Alfredo Sabbatini (http://home.alfredosabbatini.com)